Meloni incontra Mahmoud Abbas a Palazzo Chigi: sul tavolo cessate il fuoco, ricostruzione di Gaza e percorso politico verso i due Stati

Meloni incontra Mahmoud Abbas a Palazzo Chigi: sul tavolo cessate il fuoco, ricostruzione di Gaza e percorso politico verso i due Stati.

ROMA — Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Presidente della Palestina Mahmoud Abbas, in un colloquio ad alto contenuto politico e diplomatico che si inserisce nel quadro delle iniziative internazionali per la stabilizzazione del Medio Oriente. L’incontro ha toccato i nodi più urgenti della crisi israelo-palestinese, dal consolidamento del cessate il fuoco alla ricostruzione di Gaza, fino alla necessità di un processo politico credibile che riapra la prospettiva dei due Stati.

L’appuntamento arriva in una fase delicata del conflitto, mentre la comunità internazionale tenta di costruire una tregua duratura e definire un percorso di uscita che garantisca sicurezza, governance e ricostruzione.

Focus su cessate il fuoco e stabilizzazione: Meloni richiama il Piano Trump e l’esclusione di Hamas dal futuro politico

Durante il colloquio, Giorgia Meloni ha ribadito la posizione italiana sulla necessità di consolidare il cessate il fuoco, un passo indispensabile per aprire la strada alla stabilizzazione della Striscia di Gaza e per avviare interventi strutturati nella ricostruzione.

Palazzo Chigi ha sottolineato che, per l’Italia, la via maestra resta la piena attuazione del Piano di Pace proposto dall’ex presidente Donald Trump, che prevede un percorso articolato per la sicurezza e la governance palestinese. Centrale, nella visione condivisa dalla premier, è il disarmo di Hamas, definito non compatibile con il futuro politico del popolo palestinese.

L’indicazione è chiara: qualsiasi processo di stabilizzazione deve prevedere attori legittimati, istituzioni riformate e garanzie di sicurezza che consentano una ricostruzione sostenibile.

Roma “ponte umanitario” per Gaza: Meloni valorizza l’impegno italiano

La Presidente del Consiglio ha posto grande attenzione al ruolo umanitario svolto dall’Italia dall’inizio della crisi, un intervento che ha assunto diverse forme operative:

  • “Food for Gaza”, programma di supporto alimentare dedicato alle famiglie colpite dal conflitto;
  • evacuazioni mediche, che hanno garantito trasferimenti in sicurezza dei feriti più gravi verso strutture sanitarie attrezzate;
  • “corridoio universitario”, iniziativa che permette a studenti palestinesi in condizioni di vulnerabilità di continuare il proprio percorso accademico in Italia;
  • formazione delle forze di polizia palestinesi, con percorsi mirati a rafforzare le capacità di sicurezza interna e governance;
  • sostegno al programma di riforme dell’Autorità Palestinese, considerato essenziale per la futura stabilità.

Meloni ha evidenziato che l’Italia non limita il proprio intervento a misure emergenziali, ma partecipa attivamente alla costruzione di capacità istituzionali, ritenute cruciali per un futuro Stato palestinese solido.

Verso una Conferenza internazionale su Gaza: Roma prepara un pacchetto di aiuti e ricostruzione

Nella parte conclusiva dell’incontro, i due leader hanno ribadito la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura, che tenga ferma la prospettiva dei due Stati come unico orizzonte possibile per una pace stabile.

Meloni ha confermato che il Governo italiano sta finalizzando un pacchetto di aiuti umanitari e interventi per la ricostruzione, calibrato sulle priorità indicate dall’Autorità Palestinese. Tale pacchetto sarà presentato alla Conferenza internazionale su Gaza che l’Egitto intende convocare nelle prossime settimane.

Il sostegno italiano mira a coniugare interventi immediati e soluzioni strutturali, in un quadro che affidi alla diplomazia un ruolo centrale nel contenimento delle tensioni e nella ripresa del dialogo.

Italia protagonista nella diplomazia di crisi

L’incontro Meloni-Abbas conferma la volontà dell’Italia di essere attore attivo nei processi internazionali legati al Medio Oriente, combinando impegno umanitario, sostegno istituzionale e iniziativa diplomatica.

In un contesto segnato da instabilità e fragilità politica, Palazzo Chigi rivendica un ruolo di mediazione pragmatica, orientato a proteggere la popolazione civile, favorire le riforme e consolidare condizioni minime per una pace duratura fondata sulla coesistenza di due Stati.

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