Nettuno: arrestato faccendiere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Certificava falsi rapporti di lavoro

Nettuno: arrestato faccendiere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Certificava falsi rapporti di lavoro.

Aveva costruito un vero e proprio sistema illegale di falsi rapporti di lavoro per favorire l’ingresso irregolare di cittadini stranieri in Italia.

Un 50enne romano, già iscritto all’albo dei ragionieri e successivamente radiato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso ideologico in atto pubblico.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Commissariato di Polizia di Stato di Anzio Nettuno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, l’uomo avrebbe messo in piedi un’attività illecita estremamente redditizia: un giro d’affari da circa 800.000 euro.

Il suo “business” consisteva nel falsificare la documentazione necessaria ai nullaosta per lavoro subordinato, indispensabili per ottenere il visto d’ingresso presso le Ambasciate dei Paesi di origine degli stranieri.

Il faccendiere, accreditato come “soggetto inseritore” nelle piattaforme informatiche delle Prefetture, caricava pratiche in cui figurava come finto datore di lavoro, oppure utilizzava i dati di imprenditori ignari, inseriti fraudolentemente nei contratti.

Per ogni nullaosta irregolare chiedeva circa 7.000 euro ai richiedenti stranieri.

Le indagini hanno permesso di accertare che solo negli ultimi mesi erano 115 le pratiche false, mentre dal 2018 a febbraio 2024 avrebbe presentato oltre 1.300 istruttorie fraudolente, tutte con il medesimo schema illecito.

Il sistema prevedeva anche la produzione di false cessioni di fabbricato, risultate prive di qualunque fondamento.

Questi documenti erano parte di un più ampio percorso di falsificazione sistematica, finalizzato ad aggirare la normativa sul soggiorno degli stranieri in Italia.

L’inchiesta è partita dalla denuncia di un imprenditore, il quale ha disconosciuto un rapporto di lavoro mai instaurato con un cittadino straniero, fatto che ha dato il via alle verifiche.

A conclusione dell’attività investigativa, gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Anzio-Nettuno hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri.

Il 50enne, ora ristretto in carcere, è considerato il fulcro di un articolato meccanismo di frode, basato sulla produzione di documenti falsi che hanno consentito per anni di aggirare le norme sull’immigrazione e sul soggiorno degli stranieri nel territorio italiano.

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